Nelle botteghe artigianali laurentine si formò il figlio Nicola, autentica gloria di San Lorenzello, dove nacque il 7 gennaio 1732, fondatore poi a Napoli di quella Scuola Giustiniani che produsse ceramiche capaci di gareggiare con le porcellane di Capodimonte. A San Lorenzello le fornaci hanno lavorato da tempo immemorabile per produrre non solo stoviglie e ceramica dal sapore arcaico e popolare, ma anche pezzi da pompa o da parata, “alla maniera di Fajenza” e perfino statue e pastori. Presentano, nella decorazione, temi di ispirazione religiosa, naturalistica, paesistica, allegorica, nei tipici colori giallo intenso, verde ramino, arancio, manganese, nella gamma dal nero al bruno scuro. Si tratta di acquasantiere, decorate a rilievo con puttini e immagini della Madonna e dei Santi; medaglioni e tavolette maiolicate narranti la vita dei Santi e la Via Crucis; albarelli da farmacia, piatti monocromi o policromi  spesso decorati con stemmi gentilizi o motivi paesaggistici, floreali, faunistici; servizi da tavola,  zuppiere, vassoi, mesciroba, rinfrescatoi, fiasche, giare, boccali, lavabi da sacrestia, anfore, orci, bacinelle, versatoi. San Lorenzello è fra i soci fondatori dell’“Associazione Italiana Città della Ceramica”, nata ufficialmente a Faenza (Ravenna) il 27 marzo 1999 ed alla quale aderiscono 27 comuni italiani di antica tradizione ceramica.In cinque minuti, da Cerreto Sannita si raggiunge facilmente San Lorenzello. Il nucleo più antico del paese è adagiato ai piedi del Monterbano, monte ricco di erbe medicinali ed aromatiche e dalla cui cima si può ammirare uno stupendo paesaggio sottostante e respirare aria salubre. Arrivati nel centro storico, è consigliabile percorrere le caratteristiche stradine e i vicoli e visitare, in via Congregazione, la Chiesa di Maria Santissima della Sanità, sorta nella seconda decade del sec. XVII: essa conserva preziose maioliche del ‘700, tra cui il timpano, opera di Antonio Giustiniano.
Comune di San Lorenzello