Cusano Mutri è una delle mete preferite di escursionisti ed appassionati della natura: l’interesse è tutto focalizzato sull’impareggiabile percorso avventura che prevede la discesa nella Gola di Caccaviola, i percorsi da Civitella alla Grotta dei Briganti e da Pesco Appeso alle Forre Lavelle. La Gola di Caccaviola è la forra scavata nella roccia calcarea dall’erosione e dalla potenza modellatrice dell’acqua, tra i Monti Civita di Cusano e Civita di Pietraroja. Il percorso si articola in un crescendo di scenari naturali incantevoli, tra cascate d’acqua limpida che rompono il silenzio di una natura incontaminata, piscine naturali dove i raggi del sole che filtrano tra le imponenti pareti rocciose  e gli intricati rami di una vegetazione ancora selvaggia creano giochi di luce spettacolari. La Grotta Chiusa, meglio conosciuta come "Grotta dei Briganti", può essere raggiunta dal torrente Titerno o dalla Madonna della Libera, località del comune di Cerreto Sannita. Nell’alveo del Titerno, si attraversa il torrente e si scorge sulla destra la mulattiera che porta a Monte Cigno. Il monte, arido e ripido, presenta aspetti  del paesaggio carsico con inghiottitoi, doline, cunicoli sotterranei, grotte e caverne. A circa 500 mt dalla valle e quasi a 200 mt al di sotto della Rocca del Cigno, si trova una grande grotta all’ingresso stretto e sinuoso che obbliga il visitatore a prostrarsi completamente per entrarvi, strisciando lungo un tratto di circa 3 mt. Una volta superato, si scorge il primo cunicolo che si allarga a forma di imbuto e da accesso ad una sala: il terreno è fangoso, le stalattiti che pendono dalla volta sono pungenti e obbligano a curvarsi. Attraversando poi uno squarcio della roccia, si accede ad una seconda sala, anche questa ricca di stalattiti e stalagmiti, che qua e là si congiungono formando colonnati e pilastri.
Il percorso Pesco Appeso - Grotta delle Fate - Forra Lavelle ripercorre una strada mulattiera di epoca sannita, che risultava essere di notevole importanza per gli abitanti della valle fin quando non vennero collaudati i primi lavori dell’attuale strada provinciale per Cerreto Sannita. Il sentiero ha inizio dalla  località Pesco Appeso e percorre l’incisione valliva, versante Monte Cigno, del torrente Titerno. Il percorso si snoda sul versante della montagna all’interno di un incantevole boschetto di querce, roverelle, cerro, leccio, castagno, carpino e acero che con le loro radici concorrono alla stabilità del suolo del versante fortemente acclive. Proseguendo lungo il sentiero, si devia per la Grotta delle Fate, suggestiva caverna scavata nella roccia calcarea diversi decenni fa dall’uomo, al fine di sondare i luoghi per la realizzazione di una diga. Ritornando sul percorso principale, si apre una bella veduta sul Ponte del Mulino, caratteristico ponticello costituito da massi calcarei disposti ad arco, servito fino agli anni ‘50 per attraversare il Titerno in modo da recarsi al mulino situato sul versante opposto. Il percorso continua verso la suggestiva Forra Lavelle.
Ai piedi del Monte Erbano, nei pressi del Ponte di Annibale tra Cusano Mutri e Cerreto Sannita vi è una cascata naturale, chiamata il "Salto dell’Orso". Il percorso avventura è uno dei più affascinanti del Parco Regionale del Matese: il silenzio è interrotto solo dal canto degli uccelli e dal fragore dell’acqua che cade in cascata per 28 mt sulla roccia viva.
Comune di Cerreto Sannita
Comune di Cusano Mutri