Situata a pochi chilometri dal centro urbano di Circello, l’attuale zona archeologica di Macchia, fu la sede di Bebio, l’antica capitale dei Liguri Bebiani, qui deportati nel 181 a.C. dai consoli romani Publio Cornelio e Marco Bebio, dal quale i Liguri, secondo l’usanza romana presero il nome. A testimoniare la presenza di questa colonia nel territorio rimane la famosa "Tabula Alimentaria", ritrovata proprio a Macchia nel 1831 dal Cavalier Giosuè De Agostini, oggi conservata a Roma. La città dei Liguri rivestì una certa importanza amministrativa e commerciale a livello locale, accrescendosi nel corso dei secoli con l’arrivo di veterani romani delle varie guerre che ricevevano in assegnazione i vari territori del luogo ancora liberi. La distruzione del villaggio, avvenuta tra l’VIII e il IX secolo, è da imputare con tutta probabilità ai Saraceni, che per lungo tempo infestarono tutto il Sannio. A questo episodio risalirebbe infatti la successiva designazione di quel territorio con il nome di "Macchia Saracenorum". I lavori di recupero, effettuati a partire dal 1982, hanno permesso di riportare alla luce un importante impianto urbano costituito da resti di abitato, da un complesso termale e da strutture pubbliche che si affacciano sul foro di cui è stata ritrovata anche la pavimentazione.
I Ligures Bebiani a Circello