Secondo gli studi storici più accreditati, sorge sul luogo dell’antica Saticula, città sannitica ai confini della Campania, ricordata nel 343 a.C., quando durante la prima guerra sannitica vi si accampò il console Cornelio, il quale rischiò di perdere l’esercito e fu salvato grazie all’abilità di Decio.

Il nome attuale, Sant’Agata de’ Goti, risale al sec. VI d.C., allorché i Goti, sconfitti nel 553 d.C. nella battaglia del Vesuvio, ottennero di rimanere nelle loro fortezze come sudditi dell’impero: una colonia di Goti si stabilì qui.

La diocesi di Sant’Agata de’ Goti, risale a epoca molto antica. Tra i vescovi che sedettero sulla cattedra di Sant’Agata sono da ricordare particolarmente Felice Peretti, poi divenuto Papa Sisto V, e Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, dottore della chiesa e fondatore della congregazione Redentorista. Numerosi sono gli avanzi di epoca romana sparsi nell’abitato: cippi sepolcrali, iscrizioni, colonne. Geograficamente isolata, la cittadina si è miracolosamente sottratta allo scempio e al soffocamento edilizio contemporaneo. Il centro storico di Sant’Agata de’ Goti, sito su di una terrazza tufacea scavata ai due lati dei torrenti Riello e Martorano, conserva ancora il suo antico fascino, grazie a una struttura tipicamente medioevale. All'interno del tessuto urbano vi sono diverse vestigia archeologiche inserite nelle facciate delle abitazioni come delle epigrafi e dei cippi romani; Via Roma costituisce la dorsale da cui si diramano le anguste stradine laterali; Via Riello, con le sue strettoie e strozzature, è una sorta di passerella naturale sulla parte laterale del costone tufaceo su cui poggia tutto il paese.

Nel lato sinistro della piazza Umberto I si trova l’Episcopio col monumento di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori; dietro al monumento, il seminario e la chiesa di Santa Maria di Montevergine. La Chiesa di Sant’Angelo in Munculanis si trova in piazza Ludovico Viscardi e fino a pochi anni fa era ritenuta una anonima costruzione settecentesca; fonti di archivio e la solerzia di alcuni cittadini appassionati hanno reso possibile riportare alla luce una struttura medievale. Da visitare vi sono ancora la Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli e il Monastero delle Suore Redentoriste, la Chiesa di San Francesco, la Chiesa del Carmine e il Museo Diocesano, realizzato nel 1996 e inaugurato per gli “Eventi Alfonsiani”, celebrati in occasione del terzo centenario della nascita di Sant’Alfonso Maria dei Liguori.

Bellissimo borgo antico, Sant’Agata de’ Goti ha ottenuto, come Cerreto Sannita, la Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, quale meta di eccellenza per un’offerta turistica e un’accoglienza di qualità.