A pochi chilometri da Benevento, su una dorsale delimitata da due affluenti del fiume Calore, disposto tra ampi oliveti e vigneti, si trova il comune di Calvi.  Calvi conserva una corposa memoria di battaglie, presidi ed insediamenti di popoli irpini, sanniti, romani e poi liguri. In contrada Cubante, su una piccola altura, si incontra la dimora che Federico II fece costruire per la sua permanenza, nel percorso che lo portava in Puglia, intorno al 1299. Il maestoso palazzo medievale, il Casino del Principe, affacciato sulle valli del Sannio e dell'Irpinia, immerso in un’atmosfera di quiete e serenità, è oggi la sede di una struttura agrituristica.
Nella storia pontificia della città di Benevento si inquadra la battaglia in cui trovò la morte Manfredi di Svevia. Si preparò l’epilogo sanguinoso della rivalità tra il papato e Manfredi, quando Papa Clemente IV incoronò Carlo D’Angiò Re di Sicilia e gli allestì un esercito per marciare contro Manfredi. Manfredi, che a Benevento aveva convocato alcuni feudatari per chiedere loro aiuto, il 26 febbraio 1266 si scontrò con le truppe nemiche in una località compresa tra la contrada San Vitale e la contrada Fasanella o forse anche alla contrada San Marco di Ponte Valentino e sulla pianura di Foglianise. Dapprima i Saraceni, condotti dal re Manfredi, ebbero la meglio su Carlo D’Angiò, ma, mentre quest’ultimo poté contare su truppe di riserva, nell’esercito di Manfredi serpeggiò il tradimento che determinò la sconfitta. Il corpo di Manfredi “biondo... bello e di gentile aspetto” (Dante, Purgatorio canto III v.107) fu ritrovato dopo tre giorni dalla fine della battaglia sotto un cumulo di morti “in co’ del ponte presso a Benevento” (idem, v.128), ma non è chiaro a tutt’oggi quale ponte sia tra Ponte Valentino, Ponte Fratto, Ponte Vanvitelli o Ponte delle Maurelle.
Sul ponte del fiume Calore, invece, è collocata dal 1947 una stele che ricorsa la famosa battaglia.
Comune di Benevento
Comune di Calvi