Secondo alcuni storici, Bonea trae le sue origini ed il nome da un Duca “Buono”, o “Bono”, le cui spoglie riposano nella Chiesa di Santa Maria a Piazza a Napoli. 
Molti ritengono, però, che il luogo fosse abitato già in epoca sannita. Sul territorio sono state rinvenute alcune tombe di età sannita, però, i reperti più rilevanti, appartengono all’epoca romana. Numerosi, dagli anni ‘50, sono gli scavi che hanno portato alla luce testimonianze di un complesso residenziale proprio di età romana. Di notevole importanza archeologica sono i resti della “Villa di Cocceio”, citata da Orazio (L.I. Satira V) nella descrizione del suo viaggio da Roma a Brindisi. Il carattere fastoso della dimora patrizia è ben dimostrato, oltre che dalla monumentalità delle strutture, dal ritrovamento di una statua di Satiro con pantera in marmo, conservata al Museo Nazionale di Napoli. Attesta infine l’importanza archeologica del territorio di Bonea la presenza di un mausoleo funerario di epoca romana, la cosiddetta “Torre del Vessillo”, monumento emblematico per la città. 
Ad un’altitudine di 350 mt s.l.m. e a pochi chilometri da Montesarchio sorge questo piccolo borgo agricolo situato sul culmine di una collina alle pendici del Massiccio del Taburno. Il territorio di Bonea si estende fino alla vetta del Monte Taburno, raggiungendo, con il Massiccio, un’altitudine di 1394 metri. In montagna sono molti i sentieri segnalati dalle associazioni ambientaliste, e tutti attraversano luoghi di grande interesse naturalistico e paesaggistico. 
L’agricoltura è sempre stata la principale risorsa di Bonea. La coltura più importante è quella della vite, da cui si produce la Falanghina, un ottimo vino bianco DOC. 
Altri prodotti tipici sono l’olio extra vergine d’oliva, la mela “Annurca” della varietà “rossa del sud” ed inoltre, le cipolle celebri fin dall’antichità.
Oltre alle testimonianze archeologiche, il patrimonio artistico di Bonea è racchiuso nel piccolo ma interessante centro storico. Sono meritevoli di considerazione la Chiesa di San Biagio, la Chiesa di San Nicola del sec. XVI ed il Palazzo Perone Pacifico, con l’annessa chiesetta sconsacrata di San Sebastiano.