Il Duomo di Benevento, la cattedrale metropolitana di Santa Maria de Episcopio, è il principale luogo di culto di Benevento, sede vescovile dell'omonima arcidiocesi metropolitana.
Esistente sin dalle origini della chiesa beneventana, fu quasi totalmente distrutta dai bombardamenti degli Alleati nella Seconda Guerra Mondiale, e successivamente ricostruita. Il Duomo si affaccia nella piazza omonima; alle sue spalle si trova il palazzo arcivescovile. Il Duomo di Benevento fu il primo tempio cristiano eretto nella città, in forma umile e primitiva, quando la nuova religione arrivò per le vie consolari romane nell'antica capitale del Sannio e vi fu stabilita la prima organizzazione ecclesiastica. L'edificio sorse nel centro dell'antica città romana: dove è ora la chiesa vi era il Campidoglio. La fondazione più antica è fatta risalire agli inizi del VII secolo, mentre le dimensioni odierne furono raggiunte con la riedificazione dell'VIII secolo, che trasformò l'antica chiesa nella cripta della nuova. Tale riedificazione è uno dei momenti più importanti di un complesso intervento urbanistico stimolato dal duca longobardo Arechi II, intento a ripristinare le dimensioni urbane di epoca romana, dopo che il goto Totila aveva distrutto le mura di cinta. Il duomo fu consacrato al tempo del vescovo Davide (782-796) e fu intitolato a Sancta Maria de Episcopio. Nel frontespizio della ricostruita cattedrale, figurano ancora la vecchia e bella facciata romanica ed il campanile; si è conservata inoltre la cripta della chiesa primitiva, con resti di affreschi trecenteschi, mentre tutto il resto è risalente al XX secolo.
Nel Duomo di Benevento, il 10 agosto 1910, è stato ordinato sacerdote San Pio da Pietrelcina. La stupenda porta di bronzo, la Jauana Maior, massimo capolavoro romanico dell’Italia meridionale.