Sulla strada statale Appia al confine tra Sannio e Terra di Lavoro si incontra Forchia e dopo pochi chilometri Arpaia: sono questi i luoghi dell’antica Caudium, perché proprio nelle gole di questo territorio si verificò l’episodio delle Forche Caudine, la storica sconfitta romana da parte dei Sanniti. 

Il viaggio continua sull’Appia restando nella Valle Caudina per raggiungere la tranquilla cittadina di Airola, il cui castello occupa la sommità della collina di Monteoliveto. Il Castello Monteoliveto conserva quasi intatte le caratteristiche architettoniche originarie dell’ingresso in pietra bianca, con l’incisione dello stemma gentilizio e la configurazione del sistema di chiusura del ponte levatoio.

Posto ai piedi del Monte Paraturo con i bellissimi boschi e la sorgente di San Berardo, sulla sponda sinistra del fiume Isclero, Paolisi è caratterizzato dalla presenza, nel suo centro storico di numerosi palazzi settecenteschi. Abitato sin dall’antichità, fu casale di Arpaia e per lunghi anni gli abitanti versarono diritti feudali alle famiglie Della Leonessa, Guevara, Carafa e Caracciolo, prima di far parte, dopo l’Unità d’Italia della provincia di Benevento. Da visitare il Palazzo Tirone-Fuccio, il Palazzo e la Cappella privata della famiglia De Mauro,  il Palazzo Bifani. A Bonea, in località San Biagio, è emersa Villa Cocceio, fastosa dimora patrizia, che insieme alle cisterne romane e al Mausoleo di Pizzillo, alle pendici del Taburno, sono testimonianza di una storia che si ripropone ancora gloriosa. 

Antichissime sono le origini del comune di Montesarchio: la città sannitica di Caudium sorgeva probabilmente sul promontorio naturale dell’attuale centro abitato. La Rocca costituisce, insieme al Castello, quel maestoso complesso fortificato che si erge sul colle del paese. Il Castello medievale vero e proprio occupa la posizione opposta rispetto alla torre, a cui era collegato attraverso un passaggio sotterraneo. Secondo la tradizione, il castello fu eretto verso la fine dell’VIII secolo dai Longobardi,  poi restaurato da Federico II che, nel XIII secolo, lo dotò di nuovi strumenti difensivi. Il Museo Archeologico Nazionale del Sannio Caudino, inaugurato a giugno 2007, ha reso fruibili gli spazi del Castello, che custodiscono pezzi unici rinvenuti negli insediamenti dei Sanniti.