Dolciaria SerioNel 1926, un conosciuto ed apprezzato pasticciere di S. Marco dei Cavoti, Saverio Serio, dopo un periodo di formazione presso fabbriche di torrone e pasticcerie di Benevento apre la propria attività nel suo paese. La lavorazione si svolgeva nel laboratorio di Via Roma 30 e si basava sulla produzione di pasticceria fresca e secca e sulla produzione di torrone. Abilissimo nella scelta degli ingredienti migliori e nella lavorazione del torrone contribuì a far conoscere ed apprezzare S. Marco dei Cavoti come il paese del torrone. L'esperienza acquisita per la lavorazione del torrone lo portò a produrre, accanto al classico torrone composto di miele, zucchero, albume e mandorle, tipico torrone beneventano, torroni e torroncini e risultò, comunque, subito vincente l'idea dei croccantini denominati "Il Preferito" che il signor Saverio li propose in due specialità: ricoperti di solo cioccolato fondente e l'altra di zucchero fondente e cacao, quest'ultima, proposta fino al 1960. Prematuramente scomparso Saverio Serio, l'attività viene continuata prima dalla moglie e poi dal figlio. Negli anni l'azienda ha proseguito con passione la lavorazione artigianale del torrone e così nel 1988 viene costruito un opificio nella zona Industriale di S. Marco dei Cavoti dove viene trasferita la sola lavorazione del torrone. Nel 1997 è stata costituita una società a responsabilità limitata con cinque soci. Recentemente sono stati effettuati interventi di ampliamento ed ammodernamento degli impianti al fine di garantire sempre al massimo la qualità dei prodotti. La Dolciaria Serio oggi esporta i suoi prodotti in Europa, negli U.S.A e Canada...
Prodotti
Prodotti La Dolciaria Serio ha un vasto assortimento di torroni, torroncini e tante prelibatezze dal gusto unico ed inconfondibile tutte da scoprire ed assaporare. I prodotti della Dolciaria Serio, confezionati in eleganti astucci di vario peso e dimensione sono tutti a base di cacao al 72%. Quando la dolcezza diventa un piacere quotidiano ... Serio ne garantisce la qualità
Giorni apertura
DA LUNEDI A DOMENICA
Come arrivare
San Marco dei Cavoti dista circa 25 km da Benevento, 60 km da Campobasso, 100 km da Foggia e 120 km da Napoli.
Dalla A16 Napoli-Bari uscita Benevento, proseguire per Benevento (13 km), uscire a Benevento Ovest e imboccare la SS 212 direzione Pietrelciana fino all'uscita  San Marco dei Cavoti (20 km).
Da Campobasso uscita Fragneto Monforte, San Marco dei Cavoti (statale 319).
Da Foggia, San Bartolomeo in Galdo,  Foiano di Val Fortore, San Marco dei Cavoti. 
Altre info
toria del Torrone Il Torrone di Benevento è da sempre testimonianza di una lunga tradizione, simbolo di una terra e del suo popolo, espressione di artigianalità e genuinità. Questo dolce composto di miele, albume e nocciole era conosciuto già dal tempo dei Romani i quali lo chiamavano "Cupedia". Questo termine, che nel suo passaggio dall'idioma latino a quello dialettale che è "Cupeta", non ha subito quasi alcuna trasformazione, presso i Romani, in linea generale, significava sregolato desiderio di Cibi delicati. Non si conosce la esatta etimologia del termine Torrone, è probabile che derivi dal verbo latino torr?o, rr?s, rrùi, stùm il quale significa, tra l'altro, abbrustolire, arrostire, tostare, essendo primo ed indispensabile ingrediente del torrone la nocciola o la mandorla abbrustolita o tostata. l Torrone si diffuse in particolar modo nel XVII secolo periodo a cui risalgono le prime varietà: il Perfetto Amore, l'Ingranito ed il Torrone del Papa. Il Perfetto Amore era costituito da miele, bianco d'uova e nocciole ricoperte da un naspro per lo più di cioccolato, limone o caffè. L'Ingranito comprendeva oltre al miele, all'albume ed alle nocciole dei confetti lunghi e stretti chiamati cannellini ed il tutto era avvolto in una grana di zucchero e quindi ingranito. Il Torrone del Papa era composto di zucchero liquefatto, pinoli e un po' di frutta sciroppata. Il suo nome può derivare sia dal fatto che essendo molto gustoso era degno della bocca di un Papa e sia dal fatto che essendo assai molle poteva essere mangiato facilmente in età senile, nella quale generalmente, si viene assunti sul soglio di Pietro. Più tardi si affermò il Torrone della Regina, simile a quello del Papa e che invece di grana era ricoperto di naspro che fu dedicato alla golosità del re Ferdinando I di Borbone. Per il suo sapore superiore, quasi regale era un dolce apprezzato da tutti, sia dai popolani, che lo producevano in casa per consumarlo nei giorni di festa o per venderlo ai mercati, sia per i ricchi ed i nobili che lo offrivano ad ospiti e commensali. Successivamente si diffuse il cosiddetto Torrone Perfezionato, cioè una "Cupeta" molto raffinata costituita sempre da miele bianco d'uova e mandorle pugliesi in cui durante la cottura a fuoco lento, per la durata di circa otto ore, si versano delle essenze odorose e la novità era che il tutto invece di essere ricoperto con naspro o grana era ricoperto da ostia. Ancora oggi , il Torrone conserva il sapore di una volta infatti la scelta delle materie prime, la lavorazione e la cottura sono svolte con la stessa cura e passione di un tempo. La qualità e la genuinità sono assicurate dal rispetto delle antiche ricette e dall'utilizzo di metodi di produzione artigianali. Inoltre, l'adozione di numerose innovazioni tecnologiche nel processo produttivo consente di migliorare continuamente le caratteristiche fisiche ed organolettiche del torrone e di creare nuovi gusti e pezzature.
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