Il primo borgo di San Lorenzello (nome ispirato al suo santo protettore, San Lorenzo) è sorto intorno all’800 d.C., in seguito all’'invasione saracena della Valle Telesina: una leggenda indica come fondatore Filippo Lavorgna, profugo dalla vicina Telesia. Dal 1151 al 1483 il borgo è appartenuto alla contea dei Normanni Sanframondo; dal 1483 al 1806 ha subìto il dominio feudale dei Carafa, duchi di Maddaloni, legati al Regno di Napoli, per cui il territorio laurentino fu annesso alla provincia di Terra di Lavoro, distretto di Piedimonte Matese. Con l’avvento del Regno d’Italia, San Lorenzello divenne comune della provincia di Benevento.
Più volte ricostruito, a causa dei terremoti (in particolare quelli del 1688 e del 1805), conserva nel tessuto del centro storico una interessante struttura urbanistica, arricchita da numerosi elementi architettonici. Sono presenti, infatti, suggestivi angoli caratterizzati da piccole piazze, stradine strette e numerosi sottopassaggi.
Il nucleo più antico del paese è adagiato ai piedi del Monterbano, ricco di erbe medicinali ed aromatiche. Una suggestiva passeggiata può avere inizio proprio da questo monte, percorribile mediante un’ampia strada immersa tra una folta vegetazione di conifere. Dalla cima del Monterbano si può ammirare lo stupendo paesaggio sottostante, respirare aria salubre e sostare per una piacevole colazione.
Scendendo verso il centro storico, è consigliabile percorrere le caratteristiche stradine, i vicoli e visitare, in Via Congregazione, la Chiesa di Maria S.S. della Sanità, sorta nella seconda decade del sec. XVII: essa conserva preziose maioliche del ‘700, tra cui il timpano, opera di Antonio Giustiniano. In Via Roma è situata la Chiesa parrocchiale annessa all’ex Convento delle Carmelitane, con chiostro seicentesco, attualmente sede della Mostra permanente di ceramica antica e moderna. Proseguendo lungo la stessa strada, è possibile ammirare il Palazzo Massone, di origine cinquecentesca, rinnovato dopo il terremoto del 1688 e appartenuto alla nobile famiglia Massone.
Allontanandosi dal centro urbano verso sud-ovest, in direzione della Chiesetta di San Sebastiano, ci si può immergere nel verde dell’omonimo Parco che costeggia il torrente Titerno.
La visita alle botteghe di ceramica artistica e l’assaggio di rinomati taralli completano la conoscenza del territorio, permettendo di apprezzarne le peculiarità.