La nascita del primo nucleo abitato dell’attuale San Lupo risale al periodo tra il X e il XI secolo d.c. ad opera dei monaci benedettini che fondarono in queste terre una dipendenza del monastero di “San Lupo e Zosimo”. Il terremoto del 1456 arrecò gravi danni, ed indusse parte della popolazione a trasferirsi a monte, dove oggi è l’attuale abitato. Nel 1688 un nuovo terremoto lo rase al suolo definitivamente; i superstiti lo ricostruirono sul sovrastante colle, dove le preesistenti abitazioni non avevano subito che pochi danni, a causa della natura rocciosa del suolo. San Lupo fu successivamente feudo di diverse famiglie nobili. Nel 1877 il paese fu il centro della fallita insurrezione anarchica contro lo Stato italiano degli anarchici Cafiero e Malatesta. Il XIX secolo finì con i bastimenti carichi di emigranti verso le americhe; e dopo la seconda guerra mondiale, l’emigrazione riprese più intensa verso l’Australia.  
Piccolo centro dal fascino indiscutibile, in bella posizione su una collina rocciosa a 550 mt s.l.m., San Lupo è il promontorio perfetto per mirabili viste panoramiche sulla sottostante valle del Calore, coperta da vigne e uliveti, sul Massiccio del Taburno e sulla magnifica cerchia di monti del Sannio e dell’Irpinia. Il centro storico è lastricato con le bianche pietre che si ricavano dalle cave presenti sul territorio. È un territorio coperto di boschi di querce e cerri che offrono ospitalità a volpi e cinghiali. Le fontane alimentate da sorgenti cristalline che sgorgano dalle gole dei monti Ciesco e Petroso, incorniciano il paese, donandogli una bellezza unica che colpirà ogni visitatore.
Il comune è noto per la produzione di olio extra-vergine d’oliva, caratterizzata da antiche tradizioni: la molitura avviene secondo il ciclo tradizionale della spremitura a freddo delle olive, con un trattamento che permette di avere un olio con acidità quasi mai superiore all’1% e per qualità e tipicità viene da più parti chiamato l’Oro del Sannio.