Trascorrere una vacanza in un piccolo paese come Castelpagano è come sfogliare un affascinante libro di ricordi. Pagine di ricordi di vita contadina, in cui si percepisce quella sensazione di quiete e di serenità che scandisce la vita e detta persino i ritmi del lavoro. 
Castelpagano si trova nell’Alto Sannio, quasi al confine con il Molise. Circondato dal verde rigoglioso delle colline circostanti, offre allo sguardo intense colture ceralicole e vigneti. In località Bufalara si trova il Bosco Radiginosa, con una natura ancora incontaminata e ricca di fauna selvatica. 
Il paese antico si sviluppa intorno al castello e si affaccia a sud-ovest su un’ampia piazza. In epoca altomedievale doveva essere un piccolo casale. Divenne feudo in epoca normanna prima facendo parte della contea di Buonalbergo, poi della contea di Civitate. La sua gravitazione verso l’area pugliese si ricava anche da questo dato. In questo periodo (XI-XII secolo) fu fondato, molto probabilmente il castello. In epoca angioina, quando nella zona vi fu una profonda riorganizzazione dei feudi, il castello fu ristrutturato con la forma a blocco che in parte oggi sopravvive. Intorno al XVII secolo, infatti, il feudo, ampliato mediante l’integrazione delle terre di Sant’Angelo di Radiginosa, passò alla famiglia Mormile che ebbe tra i suoi esponenti un diplomatico, ambasciatore a Parigi tra la fine del XVIII e gli inizi del XIX secolo. Fu, verosimilmente, quest’ultimo a trasformare il castello in una villa alla maniera francese (edificio a pavillon con belvedere). 
Il territorio comunale di Castelpagano, attraversato in passato dai percorsi tratturali per la transumanza, è stato frequentato fin dall’antichità, come dimostrano i numerosi ritrovamenti archeologici, tra cui le statuette di Ercole, oggi custodite presso il Museo del Sannio di Benevento.