Cautano, famoso per i suoi preziosi giacimenti di marmo rosso, è situato alle pendici sud-orientali di Camposauro, sulla sponda destra del vallone “Cerreto”; la frazione Cacciano si trova sulla riva opposta, presso la confluenza del torrente “Ienga di Prata”.
Un tempo, il paese era suddiviso in diverse frazioni sparse: Cautano, Cacciano e i nuclei storici di Piano, Fornillo e Trescine.
L’odieno nucleo urbano si presenta pressocchè unito e con uno sviluppo urbanistico del paese, avvenuto dopo il sisma del’80, nella parte a valle lungo via San Rocco, la strada principale che l’attraversa longitudinalmente e da dove partono caratteristiche viuzze trasversali che man mano si trasformano in rampe dal sapore medioevale.
Il territorio comunale, che ricade nel Parco Regionale del Taburno Camposauro ospitandone anche la sede, presenta rilevanti risorse ambientali: Costa Rosati, Cerrete, Costa dell’Ombe, Pietra dell’Acqua, Costa di San Rocco, boschi di castagno e querce, Piana Izzi, Serrone Curti e Tuoro Cornacchia, boschi di querce, Bosco Asciello, ceduo misto, Costa Faito, bosco di faggio.
L’economia del paese è principalmente agricola: l’olio rappresenta insieme al vino il principale prodotto agricolo; vi sono anche castagneti fino alla zona montana, dove l’attività predominante è quello della pastorizia, vi si trovano allevamenti di cavalli, mucche, pecore e capre.
Presente una discreta attività estrattiva e lavorazione del marmo denominato “marmo rosso di Cautano”, particolarmente pregiato ma allo stesso tempo molto fragile.